È lo sport più in voga oggi. Invocare l’ipse dixit come garante del pensiero comodo, del pensiero indisturbante.
Le menzogne arrivano spesso da uomini e donne che hanno una notevole propensione all’apparire; qualunque bestialità prodotta dai loro monologhi è considerata oro colato. Ipso facto.
E mentre ci appare scontata la baracca delle menzogne dei regimi totalitari, dal fascismo in Italia alla DDR in Germania, non ci rendiamo conto della falsità che si nasconde dietro le battute ad effetto di uno di questi pallonari.
Il fenomeno è diventato cosi allarmante che potremmo sostenere che esiste una “mafia delle cazzate”, ossia una forte prevalenza sul territorio, di personaggi che si contendono la gestione delle balle. Pochi si preoccupano dell’assenza totale di pensiero critico rispetto ai fatti e agli eventi che stiamo vivendo e sui quali restiamo totalmente indifferenti.
Il livello massimo dell’approfondimento dei fatti è quello che approda alla costruzione di un nemico. Solo così si risolvono i problemi e si resta comodamente seduti al proprio posto. Un bel nemico a cui addossare le colpe, possibilmente degli ultimi venti anni.
Uno studio storico su questo punto potrebbe analizzare i discorsi dei politici nel primo giorno del loro insediamento: troverete sicuramente un passaggio sul fatto che “ereditiamo una situazione disastrosa”. Il pubblico non può che assentire, in quanto è tutto vero: si esce dal disastro per continuare sullo stesso andazzo ma in forme diverse.
Nessuno che provi nostalgia per quelle forme seppur lievi di contestazione, quello ius murmurandi che anche ai tempi dell’OVRA fascista o della STASI comunista consentiva di prendere per il culo uomini di potere pronti a tagliarti la testa. Oggi siamo comodamente seduti; per noi parlano i pallonari.
L’unica consolazione rimane la morte. Infatti “Feriuntque summos, fulmina montes”, i superbi dimenticano che più si sale in alto più si beccano i fulmini.
Aspettiamo il temporale con grande pazienza.